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AK-STAR Gallery: Fotografia

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Fotografia AK-STAR Gallery

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  • GORLA 20 OTTOBRE 1944

    14,00 IVA esclusa
    Gorla 20 ottobre 1944 Le immagini del passato ci aiutano a conoscere la Storia e comprendere meglio il mondo in cui viviamo.
    Note storiche
    All’alba del 20 ottobre 1944, dall'aeroporto di Castelluccio dei Sauri vicino Foggia decollarono oltre cento bombardieri “B-24 Liberator” per colpire diverse industrie nell’hinterland milanese. Tra questi c’erano 36 bombardieri del 451° Bomb Group comandato dal colonnello James B. Knapp, l’obiettivo era lo stabilimento della Breda a Sesto San Giovanni. I 451°Bomb Group divise il bombardamento in due ondate. La prima sganciò le bombe in aperta campagna mentre la seconda, raggiunto il punto iniziale sopra Milano, virò dalla parte opposta a quella stabilita. Quando l'errore venne rilevato non era più possibile effettuare un secondo volo di allineamento a causa della reazione della contraerea. Con le 342 bombe da 500 libbre ormai tutte innescate non era inoltre possibile per motivi di sicurezza atterrare alla base. Il comandante, come previsto dal Comando dell’USAF avrebbe dovuto sganciare le bombe in campagna o sull’Adriatico durante il rientro, invece decise di disfarsene immediatamente. I quartieri di Precotto e di  Gorla furono così colpiti da 80 tonnellate di bombe! Una, sfondato il tetto,  attraversò la tromba delle scale e raggiunse il rifugio sotterraneo della scuola Francesco Crispi uccidendo 184 bambini e l'intero corpo docente. Il bombardamento del 20 ottobre 1944 causò a Milano 614 vittime e innumerevoli feriti. La scuola elementare venne riedificata e dedicata ai Piccoli Martiri di Gorla, ma il Ministero della Pubblica Istruzione eliminò questo nome dalla toponomastica scolastica. C’era ormai la Guerra Fredda!
  • 003-nodigimarc

    IN PATTUGLIA CON LA FOLGORE

    32,00 IVA esclusa
    In pattuglia con la Folgore nei pressi di Bakwa, Afghanistan occidentale. Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami del 2 agosto 2011 Fotografia da un reportage di Giuseppe Lami insieme ai paracadutisti della Folgore da un luogo dove nessuno andrebbe mai in vacanza.  
    Note:
    "Le operazioni di clean (arresto giudiziario di insorgenti su informazioni dell'intelligence) avvengono sempre insieme alla polizia afghana e con la presenza di carabinieri del GIS o del Tuscania. La sicurezza della pattuglia è assicurata da droni ed elicotteri armati; normalmente tali operazioni avvengono poco prima dell'alba e dopo una notte passata all'addiaccio. Il reparto esce dal campo base al tramonto e si dirige verso una posizione civetta, non identificabile con il villaggio dove avverrà il controllo. All'alba il reparto si muove con grande velocità verso l'obiettivo che viene messo sotto tiro dai Lince LMV mentre i droni e gli elicotteri controllano che nessuna possa fuggire. Gli interrogatori sono effettuati con l'aiuto degli interpreti e gli eventuali arresti sono attuati dalla polizia afghana. E' un'operazione molto rischiosa  e complessa,  i militari si riservano il diritto di accogliere o meno come embedded eventuali operatori dei media." (A.T.)
  • Grand Canyon Road -certificato 004-Grand Canyon Road

    Easy Rider

    Multiplo da una fotografia di Antonello Tiracchia scattata il 3 Luglio 1971.
  • 005-Shindand aerei sovietici

    Il Cimitero Degli Aerei Sovietici Shindand Nato Air Base

    Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami scattata il 7 dicembre 2011 tiratura 99 copie.     NOTE: L’aeroporto militare di Shindand fu costruito dall’Armata Rossa durante l’occupazione dell’Afghanistan. Dopo l’operazione Enduring Freedom l’aeroporto fu messo in disarmo dalla NATO e i numerosi aerei ed elicotteri di costruzione sovietica furono accatastati in un’area recintata. Nel 2010 sono iniziati i lavori per trasformare l’aeroporto di Shindand nella più grande base aerea dell’Afghanistan. L’Aeronautica Militare Italiana ha contribuito con l’Italian Air Advisory Team alla formazione dell’Afghanistan Air Force insieme ai colleghi dell’USAF e dell’Hungarian Air  Force. Nei primi tempi la NATO aveva gli uffici dentro la grande torre di controllo con la sigla CCCP sulla sommità dell’edificio. Le pareti interne erano dipinte nel tipico verde delle caserme sovietiche e alcune erano ornate con decorazioni che inneggiavano alla potenza dell’Aviazione Sovietica (Военно-Воздушные Силы). Nel piazzale antistante la torre però sventolavano le bandiere della Nato!
  • FROM MY WINDOW

    32,00 IVA esclusa

    FROM MY WINDOW

    Multiplo da una fotografia di Antonello Tiracchia, edizione 2016 tirata in 99 copie.    

    Note:

    “La fotografia è un elemento strettamente legato al concetto di viaggio. Ma se il viaggio è una scoperta la fotografia ci aiuta a comprendere come il viaggio possa iniziare davanti ai nostri occhi, anche da una finestra. Credo sia questo il vero fascino della fotografia, soffermarsi a guardare e interpretare  liberamente le cose che ci circondano . La valle del Feltrino e la collina di Frisa sono di fronte alla finestra del mio studio, sia quando parto per un viaggio che quando ritorno. Questo paesaggio solo apparentemente statico è in realtà in perenne cambiamento.” (Antonello Tiracchia)
  • 013-certificato_ok F013-At the window be ready!

    AT THE WINDOW, BE READY!

    24,00 IVA esclusa
    AT THE WINDOW, BE READY! Multiplo da una fotografia di Antonello Tiracchia edizione 2016.    
  • SHEM CREEK, SOUTH CAROLINA

    39,00 IVA esclusa
    SHEM CREEK, SOUTH CAROLINA, 2015 Multiplo da una fotografia di Gian Luigi Scarfiotti del 2015.
  • LEO LIONNI’S HANDS, 1992

    37,00 IVA esclusa

    LEO LIONNI’S HANDS, 1992

    Multiplo da una fotografia di Gian Luigi Scarfiotti del 1992.
    Note:
    Leo Lionni  (Amsterdam, 5 maggio 1910 – Radda in Chianti,  11 ottobre 1999)  è stato un artista poliedrico: pittore, grafico, scrittore, scultore e illustratore di libri per bambini. Nato da una famiglia olandese di origine ebraica, si trasferì nel 1925 in Italia, a Genova,  dove iniziò a dipingere. Filippo Tommaso Marinetti lo chiamò nel 1931 a far parte del Movimento Futurista. Nel 1935 si laureò in economia e cominciò ad interessarsi al Graphic Design e nel 1939 a causa delle leggi razziali  emigrò con la famiglia negli Stati Uniti. A Philadelphia divenne art director per l'Agenzia pubblicitaria Ayer & Son e poi, a New York, per la rivista Fortune e il gruppo Time-Life. Nel 1960 tornato in Italia e si stabilì a Porcignano, una frazione di Radda in Chianti, in provincia di Siena. Nel 1964 Mondadori lo chiamò a dirigere il mensile Panorama e nel 1984 la rivista giapponese Idea lo giudicò tra i trenta designers più influenti del ventesimo secolo. (source: Wikiwand)
  • United we stand

    USS CV 10 YORKTOWN AIRCARRIER

    37,00 IVA esclusa
    USS CV 10 YORKTOWN AIRCARRIER, THE FLAG 2007 Multiplo da una fotografia di Gian Luigi Scarfiotti. Charleston, South Carolina, 2007.
  • F011-certificato 011-Lagunari in pattuglia sula Ring Road
    LAGUNARI IN PATTUGLIA SULLA RING ROAD AFGHANISTAN Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami del  29 dicembre 2010.

    Note

    F011 - Lagunari del Reggimento “Serenissima” in forza al Regional Command West della coalizione ISAF (International Security Assistance Force) organizzata dalla NATO. La fotografia documenta un controllo sulla Ring Road nei pressi di Farah, Afghanistan occidentale 29 dicembre 2010.  
  • F012_certificato F012-Mre Nostrum la fregata Espero
    MARE NOSTRUM LA FREGATA ESPERO Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami del 29 Aprile 2014.    
  • Divisione Corazzata Ariete

    Multiplo da una fotografia dell’estate del 1942 che documenta un carro armato Fiat-Ansaldo M13-40 della Divisione Corazzata Ariete durante un trasferimento. Autore:  Anonimo. La 132a Divisione corazzata "Ariete" fu la prima Divisione Corazzata del Regio Esercito, costituita il 1° febbraio del 1939. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale operò in Africa Settentrionale insieme alla 133ª Divisione corazzata "Littorio" e alla Divisione motorizzata Trieste. Le unità corazzate italiane furono inserite nel Deutsches Afrika Korps  (DAK) comandato dal feldmaresciallo Erwin Rommele. La Divisione Corazzata Ariete fu praticamente distrutta durante la Seconda battaglia di El Alamein, guadagnando diverse volte la citazione sia nei bollettini italiani sia in quelli tedeschi. Nonostante l’impegno ed il coraggio dei carristi italiani la loro sorte fu segnata dall’inferiorità dei mezzi e degli equipaggiamenti e dall’inefficienza del servizio logistico E’ ormai parte della storia l’ultimo comunicato radio del 4 novembre 1942, poco prima della fine. « Carri nemici penetrati a Sud. Conseguentemente Ariete circondata, ma Ariete continua a combattere! » Le parole di Rommel, sempre critico nei confronti degli italiani, confermano la stima che la Divisione Ariete si è conquistata in Africa settentrionale. « Con lAriete perdemmo il nostro più vecchio camerata italiano, dal quale, bisogna riconoscerlo, avevamo sempre preteso più di quanto fosse in grado di dare con il suo cattivo armamento. » (Feldmaresciallo Erwin Rommel nel suo libro “Guerra senza odio”).
  • White Sands National Monument

    Multiplo da una fotografia di Gian Luigi Scarfiotti del 2014.  
  • COME CARONTE SULLO STIGE

    32,00 IVA esclusa

    Come Caronte sullo Stige

    Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami del 2014  

    NOTE

    Profughi di origine sub sahariana a bordo di un barcone, intercettato da un elicottero della Marina Militare il 29 aprile 2014, che come Caronte sullo Stige cerca di raggiungere le coste italiane.  
  • White Sands National Monument, 2

    Multiplo da una fotografia di Gian Luigi Scarfiotti del 2014.  
  • Multiplo da una fotografia di Giuseppe Lami. Decollo di un AV8B Harrier II Plus da Nave Cavour durante l’esercitazione “Brilliant Mariner 2013” – Mar Tirreno, 2 ottobre 2013.

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