AK-STAR Gallery: Illustrazioni
Illustrazioni AK-STAR Gallery
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Khalil Gibran – i Figli Traduzione dal testo originale in lingua inglese da una pagina de “Il Profeta” di Khalil Gibran, edito nel 1923 a New York. Edizione 2017
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Multiplo della poesia SE di Rudyard Kipling . Traduzione della poesia in lingua inglese pubblicata nel 1895 nel libro "Ricompense e Fate" ("Rewards and Fairies") nel capitolo "Brother Square Toes".
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5° BATTAGLIONE PARACADUTISTI EL ALAMEIN
Multiplo da un artwork di Antonello Tiracchia.NOTE:
Il 186º Reggimento Folgore ricostituito nel 1992 è l’erede del 5° Battaglione Paracadutisti che combattè ad El Alamein. Come tale è custode della Bandiera di Guerra del 5° Battaglione Paracadutisti El Alamein presso la Caserma Bandini di Siena. È inoltre decorato con due medaglie d'argento al valor dell'Esercito ricevute in Somalia nel 1993 e in Kosovo nel 2004. Il suo organico è costituito da- Comando di reggimento;
- Compagnia Comando e Supporto Logistico (CCSL);
- 5º battaglione paracadutisti "El Alamein" (articolato su 5 compagnie)
- 13ª Compagnia fucilieri "Condor";
- 14ª Compagnia fucilieri "Pantere Indomite";
- 15ª Compagnia fucilieri "Diavoli Neri";
- 11ª Compagnia supporto alla manovra "Peste".
- Compagna Mo.Pe. Mortai Pesanti "Vampiri"
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BATTAGLIONE PARACADUTISTI TARQUINIA
Multiplo da un artwork di Antonello Tiracchia.NOTE:
Il 2° Battaglione Paracadutisti è stato il primo reparto italiano ad effettuare un aviolancio di guerra, il 30 aprile 1941 sull'isola di Cefalonia. Al rientro dalle Isole Ioniche il Battaglione, inquadrato come 1º Reggimento Paracadutisti iniziò l'addestramento per l'invasione dell'Isola di Malta. Nell’estate del 1942, svanita l’invasione di Malta, il Reggimento denominato 187° Reggimento Paracadutisti fu inviato in Africa Settentrionale inquadrato nella Divisione Folgore. Durante la Battaglia di El Alamein riuscì a resistere con indomita tenacia e con successo ai ripetuti tentativi di penetrazione del XIII Corpo Britannico. Lasciò, invitto, le posizioni solo dopo l’ordine di ritirata del generale Rommel. Per i fatti d'arme di El Alamein è stata conferita alla Bandiera del 187º Reggimento Paracadutisti Folgore la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel 1963 il 2° Battaglione venne ricostituito acquisendo il nome di Tarquinia, dove era stata istituita nel 1940 la prima scuola di paracadutismo in Italia, Dal 1992 il 2° Battaglione è inserito nel ricostituito 187º Reggimento Paracadutisti Folgore che ha partecipato a tutte le operazioni fuori area che hanno visto impegnato l'Esercito Italiano nel dopoguerra. -
The best Italian star in the American movie. BERETTA M 9, multiplo da un artwork di Antoine Khan Note: Il titolo di questa mia illustrazione probabilmente darà fastidio a chi pensa che il mondo debba procedere secondo schemi rigidi e politicamente corretti. Un dato è certo: non sono l’enogastronomia, la moda, la nazionale di calcio, la Ferrari e la cultura italiana a primeggiare nel cinema americano. Il fatto che la Beretta M9 trenta anni fa sia stata selezionata dall’US Army ha sicuramente contribuito alla sua diffusione sugli schermi. Ma il successo cinematografico della Beretta M9 è probabilmente anche merito della sua linea, bella e inconfondibile. Ammesso che si possa definire bella un’arma, visto il suo scopo: dissuadere ed eliminare! Per quanto riguarda la sua presenza nel cinema mi torna in mente un aforisma dei maestri della nouvelle vague. “Un film è fatto da tre elementi, una storia, una donna e una pistola.” Ma questo, è proprio il caso di dirlo, è un altro film! Antoine Khan
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IL CAVALIERE LA MORTE E IL DIAVOLO
Albrecht Dürer è stato un pittore di altissimo livello ma anche matematico e manualista e si è dedicato con particolare impegno all’incisione. È considerato il massimo esponente del Rinascimento tedesco. E’ di Albrecht Dürer la traduzione di “Rinascimento” nel termine tedesco “Wiedererwachung”, confermando che egli era pienamente cosciente dell'importanza che l’arte aveva nel processo storico-sociale della sua epoca. In Italia l'artista si avvicinò all’esoterismo come emerge soprattutto nelle tre incisioni da lui stesso definite Meisterstiche : Incisioni dei (grandi) Maestri. Il Cavaliere la Morte e il Diavolo (1513), Melencolia § I (1514) e San Gerolamo nella Cella (1514) sono le tre opere che costituiscono il Meisterstiche (incisioni dei grandi maestri). -
MELENCOLIA §
Melencolia è la seconda delle tre incisioni che costituiscono il Meisterstiche (incisioni dei grandi maestri) : Il Cavaliere la Morte e il Diavolo (1513), Melencolia § I (1514) e San Gerolamo nella Cella (1514). Melencolia § I è l’incisione in cui la visione esoterica del Dürer si manifesta con una notevole complessità di segni e simboli allegorici. L’impegno di Albrecht Dürer per le incisioni e per i suoi straordinari acquerelli era dovuto anche a motivi commerciali. I dipinti dovevano rispettare le esigenze ed i tempi del committente mentre le incisioni essendo dei multipli aprivano nuove opportunità commerciali. Inoltre la sua straordinaria fantasia si poteva esprimere nei multipli con maggiore libertà, come lui stesso scrisse: "Un Buon pittore, dentro, è pieno di figure". -
San Gerolamo nella Cella, incisione al bulino di Albrecht Dürer del 1514
San Gerolamo nella cella è la terza delle tre incisioni che costituiscono il Meisterstiche (incisioni dei grandi maestri) : Il Cavaliere la Morte e il Diavolo (1513), Melencolia § I (1514) e San Gerolamo nella Cella (1514). Anche in questa incisione, che rappresenta l’archetipo dello studioso umanista, sono presenti numerosi segni e simboli allegorici. È la dimostrazione della libertà di pensiero che si andava diffondendo tra gli artisti dell’Europa rinascimentale in contrapposizione alla egemonia culturale del papato. Infatti fino alla metà del Settecento leggere la Bibbia era proibito ai cattolici, ad eccezione di coloro che erano in grado di leggerla in latino. Anche discernere di scienze e spiritualità era considerato eretico e gli artisti nelle loro opere usavano il simbolismo per raggirare queste limitazioni al libero pensiero. -
TEAM WORK Multiplo da un artwork di Antoine Khan del 2004. Edizione 2017
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Michelangelo Buonarroti - Studio di volto per la Cappella Sistina Edizione 2017. L’originale è custodito a Firenze presso la Fondazione Museo Casa Buonarroti.
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I Ragazzi della Folgore - La Pista dell’acqua al km 42 Multiplo da un artwork di Antonello Tiracchia.
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USSR STAMPS 50TH ANNIVERSAY RED ARMY.
Autore ignoto. -
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Leonardo da Vinci - Uomo Vitruviano Riproduzione dal disegno originale
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GIORDANO BRUNO -17th FEBRUARY 1600 Multiplo da un artwork di Antoine Khan, edizione 2016 “Io penso a un universo infinito. Stimo infatti cosa indegna della infinita potenza divina che, potendo creare oltre a questo mondo un altro e altri ancora, infiniti, ne avesse prodotto uno solo, finito. Così io ho parlato di infiniti mondi particolari simili alla Terra.” (Giordano Bruno)
Note:
“La figura di Giordano Bruno è diventata un’icona universale del libero pensiero. Sono affascinato dalla sua vita e allo stesso tempo sono disgustato dal modo con cui è stato brutalmente ucciso. Il rifiuto del dogma, la storia minore vista senza pregiudizi ideologici e la critica alla ambiguità delle parole sono concetti sempre presenti nelle mie opere pittoriche. Concetti che io rinforzo ad arte con intenzioni provocatorie perché credo che l’uomo inizi a scoprire il concetto di libertà nel momento stesso in cui scopre il tormento del dubbio. L’Arte non è un servo sciocco al servizio del potere, quasi sempre ottuso e vile ma, come diceva Giovanni Papini, deve essere un suo pungolatore. Questo atteggiamento esistenziale ancor prima che filosofico è in totale antitesi con le religioni e le ideologie che basano il condizionamento dell’individuo attraverso il dogma. L’arroganza di possedere una verità assoluta e trascendente porta a considerare la storia come un’attività piatta e statica dove l’essere umano è dissuaso, con schemi rigidi e cruenti, dal compiere liberamente scelte esistenziali e culturali.” (Antoine Khan)