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  • 045-Certificato 045-beretta m9

    BERETTA M9

    23,00 IVA esclusa
    The best Italian star in the American movie. BERETTA M 9, multiplo da un artwork di Antoine Khan   Note: Il titolo di questa mia illustrazione probabilmente darà fastidio a chi pensa che il mondo debba procedere secondo schemi rigidi e politicamente corretti. Un dato è certo: non sono l’enogastronomia, la moda, la nazionale di calcio, la Ferrari e la cultura italiana a primeggiare nel cinema americano. Il fatto che la Beretta M9 trenta anni fa sia stata selezionata dall’US Army ha sicuramente contribuito alla sua diffusione sugli schermi. Ma il successo cinematografico della Beretta M9 è probabilmente anche merito della sua linea, bella e inconfondibile. Ammesso che si possa definire bella un’arma, visto il suo scopo: dissuadere ed eliminare! Per quanto riguarda la sua presenza nel cinema mi torna in mente un aforisma dei maestri della nouvelle vague. “Un film è fatto da tre elementi, una storia, una donna e una pistola.” Ma questo, è proprio il caso di dirlo,  è un altro film! Antoine Khan
  • 043-Teamwork

    TEAMWORK

    24,00 IVA esclusa
    TEAM WORK Multiplo da un artwork di Antoine Khan del 2004. Edizione 2017
  • 009-certificato Italian Myths & Legends

    Italian Myths & Legends: Francesco Baracca & Enzo Ferrari.

    Multiplo da un artwork di Antoine Khan.   NOTE: Così lo stesso Enzo Ferrari racconta, in una lettera** del 3 luglio 1985 inviata al Conte Giovanni Manzoni, la nascita del “cavallino rampante”. La storia del cavallino rampante è semplice ed affascinante. Il cavallino era dipinto sulla carlinga del caccia di Francesco Baracca, l'eroico aviatore caduto sul Montello, l'asso degli assi della prima guerra mondiale. Quando vinsi nel 1923 il primo circuito del Savio, che si correva a Ravenna, conobbi il conte Enrico Baracca padre dell'eroe; da quell'incontro nacque il successivo con la madre, Contessa Paolina. Fu essa a dirmi, un giorno: "Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna". Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori, in cui mi affidano l'emblema. Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena. (Enzo Ferrari) **Dal Sito Ufficiale del Museo Francesco Baracca, Comune di  Lugo - (Ravenna) – www.museobaracca.it
  • In offerta!

    SILURO SLC DETTO “MAIALE” - CODEX HUMANITATIS CH011

    Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017    

    NOTE

    La più celebre delle azioni della Xª Flottiglia MAS, denominata operazione G.A.3, venne effettuata nella notte tra il 18 ed il 19 dicembre 1941. Sei incursori subacquei della Regia Marina, a bordo di tre siluri a lenta corsa (SLC) denominati maiali, penetrarono nel porto di Alessandria d'Egitto. Affondarono  le corazzate HMS Queen Elizabeth (33.550t) e HMS Valiant (27.500t)e danneggiarono  seriamente la nave cisterna Sagona (7.750t) ed il cacciatorpediniere HMS Jervis (1.690t). L’Impresa di Alessandria è stata l’unica grande vittoria della Regia Marina nel secondo conflitto mondiale. Fu come una una rivincita per il distruttivo attacco aeronavale della  Royal Navy al porto di Taranto la notte tra l’11e il 12 novembre 1940. L’ impresa degli incursori della Regia Marina proiettò nella leggenda gli uomini della X Flottiglia Mas, il Comandante Junio Valerio Borghese ed il sommergibile Scirè. Dimensioni: stampa 420x300 mm – immagine 369X225 mm.
  • 016-certificato_n 016-Giordano Bruno
    GIORDANO BRUNO -17th FEBRUARY 1600 Multiplo da un artwork di Antoine Khan,  edizione 2016   “Io penso a un universo infinito. Stimo infatti cosa indegna della infinita potenza divina che, potendo creare oltre a questo mondo un altro e altri ancora, infiniti, ne avesse prodotto uno solo, finito. Così io ho parlato di infiniti mondi particolari simili alla Terra.” (Giordano Bruno)  
    Note:
    “La figura di Giordano Bruno è diventata un’icona universale del libero pensiero. Sono affascinato dalla sua vita e allo stesso tempo sono disgustato dal modo con cui è stato brutalmente ucciso. Il rifiuto del dogma, la storia minore vista senza pregiudizi ideologici e la critica alla ambiguità delle parole sono concetti sempre presenti nelle mie opere pittoriche. Concetti che io rinforzo ad arte con intenzioni provocatorie perché credo che l’uomo inizi a scoprire il concetto di libertà nel momento stesso in cui scopre il tormento del dubbio. L’Arte non è un servo sciocco al servizio del potere, quasi sempre ottuso e vile ma, come diceva Giovanni Papini, deve essere un suo pungolatore. Questo atteggiamento esistenziale ancor prima che filosofico è in totale antitesi con le religioni e le ideologie che basano il condizionamento dell’individuo attraverso il dogma. L’arroganza di possedere una verità assoluta  e trascendente porta a considerare la storia come un’attività piatta e statica dove l’essere umano è dissuaso, con schemi rigidi e cruenti, dal compiere liberamente scelte esistenziali e culturali.” (Antoine Khan)
  • 053-CH002-Certificato 053-CH002_Ferrari 250 GTO
    FERRARI 250 GTO  - CODEX HUMANITATIS CH002 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017     Note: La Ferrari 250 GTO fu progettata da  Giotto Bizzarrini con lo scopo di vincere il campionato Mondiale Marche del 1962. Il regolamento della FIA richiedeva la costruzione di 100 vetture ma ne furono costruite solo 39 di cui 3 con motore da 4.000 cc. Enzo Ferrari eluse le regole mediante una numerazione non sequenziale dei telai prodotti. Fu venduta e affidata a piloti di alto livello, selezionati personalmente dallo stesso Ferrari, che con le loro vittorie la trasformarono in un mito. La Ferrari 250 GTO è considerata la vettura che meglio sintetizza la filosofia della casa di Maranello: prestazioni ed estetica ai massimi livelli. Come confermato nel 2014 durante un’asta a Monterey, California:  la Ferrari 250 GTO targata MO 80576 fu venduta a 28,44 milioni di euro!  
  • -CH012_Alfa Romeo Alfetta 158
    ALFA ROMEO ALFETTA 158 - CODEX HUMANITATIS CH012 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017  
  • 057-CH003-Certificato 057-CH003_Il vagone volante
    IL VAGONE VOLANTE - CODEX HUMANITATIS CH003 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017    
    Note
    Vagone Volante era il nome con cui veniva definito in Italia il Fairchild C119G "Flyng Boxcar". E' stato il primo aereo da trasporto moderno in dotazione all'Aeronautica Militare che lo ha usato sino ai primi anni '70 nella 46 Brigata.
  • 059-CH003-g55 bis_nodigimarc
    FIAT G. 55 - CODEX HUMANITATIS CH005 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017.  
  • 089-CH016_bullone con dado
    BULLONE CON DADO - CODEX HUMANITATIS CH016 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017 Carta extra bianca 100% in cellulosa alfa senza acidi Canson Infinity Photo Lustre Premium RC da 310 g/m2. Dimensioni: stampa 420x300 mm – immagine 369X225 mm.
  • 067-CH007_nodigimarc
    FIAT C.R.42 FALCO CODEX HUMANITATIS CH007 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017    
    Note:
    Belmonte Sabina è un minuscolo paese montano nel entro terra laziale. Qui nel 1985 è nato Celestino Rosatelli, il progettista del C.R. 42 Falco, non ancora maggiorenne quando i fratelli Wright compirono il primo volo. Diventato ingegnere meccanico con il massimo dei voti è stato uno dei più abili ingegneri aeronautici del ventennio tra le due guerre. Il Fiat C.R. 42 Falco è probabilmente il miglior biplano da caccia della storia e fu esportato in molte nazioniper quanto superato già all'inizio del conflitto. È stato anche l’aereo italiano prodotto nel maggior numero di esemplari, circa 1800, all'8 settembre del 1943 c'erano ancora CR 42 in fase di costruzione! La sigla C.R. sta per Caccia Rosatelli.
  • 090-CH017-Certificato 090-CH017_equazione massa energia
    EQUAZIONE MASSA ENERGIA CODEX HUMANITATIS CH017 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017  
  • 058-CH004-Certificato 058-CH004-Fiat nuova 500
    FIAT NUOVA 500 1957 - CODEX HUMANITATIS CH004 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017    
    Note:
    Nel 1953 Hans Peter Bauhof, un giovane impiegato della Deutsche-Fiat di Weinsberg inviò a Torino i disegni di una microvettura ispirata al celebre Maggiolino. Quel disegno fu la base su cui l'ingegnere Dante Giacosa progettò la Fiat 500, lanciata nel 1957 fu denominata Nuova 500 per distinguerla dalla Topolino. Denominata affettuosamente cinquino ha motorizzato le fasce meno abbienti della società italiana degli anni ’60. Il suo prezzo di acquisto, pagabile ratealmente,  era pari a circa 13 mensilità di un operaio ma il suo successo fu trasversale. Fu infatti un raro caso di istant-cult, ed il suo fascino persiste  ancora oggi, a sessanta anni dalla sua presentazione. Qualcuno l'acquistava perché non poteva permettersi altro ma veniva anche comprata da chi poteva permettersi tutto anche divertendosi a elaborarla e portarla in pista. Un grande soggetto per la nostra collezione Codex Humanitatis!
  • 029-Certificato

    AMX BLACK CATS AFGHANISTAN

    29,00 IVA esclusa
    AMX Black Cats, multiplo da un artwork di Antoine Khan  del 2010. Edizione 2016 tirata in 99 copie.  
  • 060-CH006-Certificato 060-CH006 Reggiane re 2005 Sagittario
    REGGIANE Re. 2005 SAGITTARIO - CODEX HUMANITATIS CH006 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017.  

    Note storiche: REGGIANE Re. 2005 SAGITTARIO CODEX HUMANITATIS CH006 multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017.

    Il Reggiane Re.2005 costruito in una trentina di esemplari era probabilmente il caccia della serie “5” realizzato con i procedimenti industriali più moderni. I pochi esemplari prodotti  inseriti nella 362° Squadriglia del 22° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre parteciparono nel 1943 alla difesa di Napoli dai bombardamenti americani. La squadriglia fu poi trasferita a Sigonella per contrastare lo sbarco alleato in Sicilia. Alcuni esemplari furono impiegati dopo l’8 settembre dalla Luftwaffe per la difesa dei pozzi di petrolio romeni e secondo alcuni anche per difendere Berlino. Il Re.2005 interessò anche la Svezia che già costruiva su licenza il motore Daimler Benz  DB605 lo stesso motore dei caccia italiani della serie “5”. Il Re.2005 era tecnicamente moderno, leggero, agile, potentemente armato e molto veloce: in affondata un esemplare raggiunse  la velocità certificata di 988 kmh! Non si è salvato nessun esemplare e la scarsa documentazione storica e industriale ne alimenta ancora oggi il mito.
  • 068-CH008-Certificato 068-CH008_Macchi M.C.202 Folgore
    MACCHI M.C.202 FOLGORE - CODEX HUMANITATIS CH008 Multiplo da un artwork di Antoine Khan – Edizione 2017  

    Note  storiche

    Il Macchi M.C. 202 è stato il primo caccia di concezione moderna ad entrare in servizio nella Regia Aeronautica nel 1941. Progettato dall’ingegnere Mario Castoldi – identificato dalla  “C” della sigla – montava il 12 cilindri Daimler Benz DB601 da 1175 CV prodotto dall’Alfa Romeo su licenza. Derivava dal M.C.200 dotato di un motore radiale di grande sezione frontale,  l’uso di un motore V12 migliorò notevolmente l’aerodinamica della fusoliera. Costruito in circa 1200 esemplari era limitato dalla scarso armamento e soprattutto da un processo di costruzione semi artigianale che richiedeva maestranze specializzate. Per realizzare un esemplare erano necessarie circa 20 mila ore contro le 5 mila necessarie per costruire un Messerschmitt Me.109. Nel 1942 la disponibilità del motore Daimler Benz DB605 da 1.475 CV prodotto dalla Fiat generò la successiva e più performante versione denominata M.C.205.

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